Luna piange sempre quando guarda Uchu Kyodai

Uchu Kyodai (Fratelli nello Spazio) è un anime giapponese. Io e Luna guardiamo sempre gli anime dopo cena.

Guardiamo praticamente solo anime. Siamo entrambi un po’ otaku. Nonostante l’età non siamo cambiati. Meno male. Credo che continueremo a guardare anime anche quando avremo 70-80-90-100 anni. Questo post sta diventando una specie di telegramma. Mi piace. Allora, dicevo che guardiamo Uchu Kyodai, parla di due fratelli con il sogno di fare gli astronauti. Tanti bambini lo hanno (io no, volevo guidare gli elicotteri) ma praticamente poi crescono e diventano ingegneri, avvocati, grafici, disoccupati e cose del genere. In pratica il sogno resta tale. Solo in pochi sono così appassionati e tenaci da riuscire nell’impresa di andare nello spazio.

Hibito e Mutta, che di cognome fanno Nanba, da ragazzini, dopo aver visto un UFO (che vi ricordo, esistono), si fanno la promessa di diventare astronauti. Studiano, vanno spesso alla JAXA (che è la NASA giapponese) e sanno tutto sugli astronauti. Hibito, bello, biondo (un giapponese biondo? va be’ faccio finta di niente…) ce la fa e viene scelto per andare sulla Luna nella prima missione a lunga permanenza sul nostro satellite (la serie si svolge 10 anni nel futuro) mentre Mutta che è quello più sfigato dei due si dimentica del suo sogno diventando un progettista d’automobili. Ve la faccio breve visto che la serie non lo è (99 episodi). Mutta dopo essere stato licenziato per aver rifilato una craniata al suo capo perché prendeva in giro il fratello capisce che il sogno di diventare astronauta non è perduto e così si presenta alle selezioni per i nuovi astronauti della JAXA. Viene selezionato e iniziano una serie di prove e test mentre nel frattempo il fratello viene sparato sulla Luna dove ad un certo punto ha un incidente.

Detta così sembra una storia abbastanza interessante ma niente di speciale. Ma non è così. Uchu Kyodai tocca in maniera abilissima la nostra sensibilità (se uno ce l’ha, per esempio quelli che abbandonano i cani in autostrada non capirebbero cosa stanno guardando), infatti praticamente Luna piange ogni volta che lo vediamo. In realtà più che piangere, si dispera. Però poi è contenta. Sì perché sono pianti che fanno bene. Uchu Kyodai è una storia che ispira, ti fa capire quanto tempo possiamo sprecare se non decidiamo cosa fare della nostra vita, ti mostra che se ti fai un mazzo tanto e sei bravo ce la puoi fare. Io sono cresciuto con gli anime e quindi questa cosa del farsi il mazzo l’ho imparata da lì.

Arin di Danguard si spacca in quattro per essere scelto come pilota del robot e poi ce la fa. Rocky Joe si prende una fraccata di pugni ma non si ferma. L’unico che non si è mai sbattuto più di tanto perché troppo più bravo è Kenshiro che faceva esplodere i cattivi (e la cosa non mi ha mai provocato turbe come gli psicologi all’epoca dicevano). Luna ammira questi personaggi che danno speranza perché mostrano il nostro lato migliore, quello della passione, dell’intelligenza usata per migliorare la nostra vita e di quelli che ci stanno intorno, dell’amore che smuove le montagne. E io amo lei che ama queste cose perché le amo anch’io.



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