Cerchi su Google, usi Facebook e TikTok per te è il suono che fanno gli orologi? sei ufficialmente nel club dei vecchi

Ormai da decenni avere l’attenzione dei giovani, specialmente sul web e sui social è uno degli obiettivi più importanti per le aziende di tutte le dimensioni, sono grandi consumatori che creano i trend, non che la cosa mi piaccia ma è così. Google, analizzando i tanti dati che ha a disposizione, è riuscita a capire che sta perdendo la nuova generazione dei 15-20enni che non fanno più ricerche usando Google search, Google Maps o YouTube ma piattaforme come TikTok e Instagram.

Sono considerazioni che arrivano direttamente dal vicepresidente senior di Google Prabhakar Raghavan che ha messo in guardia la sua società ma anche altre concorrenti come Meta. Quest’ultima ha un “grosso” problema con Facebook ormai considerato il social network dei boomer la cui età media è tra i 40 e i 50 anni. Anche Instagram sta avendo i primi segni di cedimento sul lato età perché è considerato il social dei giovani da un decennio ma proprio per questo tanti suoi utilizzatori ora hanno 30 anni e più.

Insomma, anche sui social si sta riproponendo quello che è avvenuto con la musica, ogni generazione rimane legata a quello con cui è cresciuta, quindi se negli anni ’60 ascoltavi il rock ’n roll, continui ad ascoltarlo anche ora che ne hai 80, stessa cosa per i social media, se hai iniziato ad usare Facebook nel 2004 e avevi 20 anni, ora ne hai oltre 40 e continui a sentirti a tuo agio in un ambiente che conosci, e poi ci trovi tutti i tuoi compagni del liceo e dell’Università!

Il social network dei teenager ora è TikTok, dove sono permessi solo video fino a 60 secondi, niente foto, niente testi lunghi, tutto veloce, tutto fatto per attirare l’attenzione, mettersi in mostra. Perfetto, nel bene e nel male, per gli anni 20. Anche l’algoritmo di TikTok si differenzia dagli altri social per il fatto che ogni video, anche di un account senza molto seguito, può diventare virale, quindi la differenza la fa il singolo video e non l’account nel suo insieme. In questo modo chiunque può sperare di diventare famoso in una notte, quindi si perde anche il concetto del duro lavoro che ripaga sulla distanza, basta avere pazienza. Niente, anche la pazienza è roba da vecchi.

Se hai 30 e più anni, accedere a TikTok vuol dire uscire dalla propria zona di confort, è un’esperienza decisamente straniante, ti senti come un invitato ad una festa del liceo (o delle medie) circondato da quindicenni scatenati mentre tu se lì con i capelli bianchi e il mal di schiena che pensi a come farai a pagare le bollette a fine mese. Di base sei e resterai un estraneo anche nel malaugurato caso tu decida di fare il “giovane” e convincerti che in fondo basta essere abbastanza aperti mentalmente per adattarsi. Sappi che fare il finto giovane è veramente un modo sbagliato e anche un po’ triste di adeguarsi, poi intanto ti sgamano subito, per esempio non credo che nessun quindicenne usi più “sgamare”, è una parola da finti giovani.

tiktok gary veee

L’unica cosa è essere sempre se stessi e questo vale per tutto, non solo per TikTok. Per esempio su TikTok c’è un 46enne che ha oltre 14 milioni (quattordici milioni!) di follower, parlo di Gary Vee, il super attivo imprenditore americano che è presente su praticamente tutti social, lui ha creduto a TikTok fin dall’inizio e ha sempre fatto “lui” anche se il suo carattere estroverso è perfetto per i video, cosa che però non è ovviamente per tutti, se sei introverso, sei fregato. Il fatto di usare un linguaggio della strada diretto e pieno di parolacce e di essere molto alla mano ha comunque convinto milioni di teenager a seguirlo, senza che pensassero alla sua età ma più per il valore dei messaggi che possono ricevere da lui.

Quindi il “valore” del contenuto è ancora importante? dipende da cosa intendiamo per valore, Gary Vee dice indubbiamente cose che possono impattare la vita di un teenager mentre c’è una grande quantità di video il cui unico valore è nella risata che riescono a strapparti o nella canzone che ti fanno scoprire.

Non voglio fare quello del “era meglio ai nostri tempi”, sono convinto che è sempre meglio ora (tutte le statistiche, in qualsiasi campo, a parte la salute del nostro povero pianeta, lo confermano), dovremo solo essere consapevoli che i nostri figli usano gli stessi strumenti che usiamo noi (e questa è una prima nella storia recente) ma in modo molto diverso, non necessariamente peggio o meglio.

Quindi prova a cercare su Google “TikTok” così puoi continuare con la tua abitudine da boomer e poi uscire dalla tua zona di confort visitando questo social, scoprirai un mondo in cui le cose funzionano in modo diverso rispetto al nostro.

Poi potrai tornare su Facebook sentendoti finalmente a casa tra i vari post con la musica di quando eri giovane, foto degli anni 90 e lontani conoscenti che hai scoperto da un amico di un amico che sono passati a miglior vita e commentare con l’emoji che piange. 😢